Pulizia canna fumaria: il fai da te va bene?

La pulizia della canna fumaria è un'operazione fondamentale per garantire la sicurezza e l'efficienza del tuo impianto di riscaldamento.

Viene da chiedersi se questo intervento possa essere svolto in autonomia. La nostra risposta è no, ed ecco perché.

Pulizia canna fumaria: i rischi del fai da te

Pulire una canna fumaria senza l'intervento di un professionista (lo spazzacamino) può comportare gravi rischi. Innanzitutto, è importante prestare attenzione a segnali quali:

• presenza di fuliggine per terra;
• il ristagno di odore di fumo nel locale in cui si trova il camino o la stufa;
• la caduta di fuliggine tutte le volte che si chiude la serranda che regola la canna fumaria.

Questo perché sono segnali chiari che indicano la necessità di una pulizia approfondita e professionale.

Inoltre, la pulizia delle canna fumaria non può essere effettuata senza rispettare le normative vigenti, come la norma UNI 10487 che riguarda le video ispezioni e la necessità di eseguire la prova di tenuta al termine dei lavori e la UNI 10683 che, invece, definisce i parametri da rispettare per la pulizia del sistema di evacuazione dei fumi.

Un tecnico specializzato sarà poi in grado di verificare la dichiarazione di conformità dell’impianto di riscaldamento, obbligatoria per legge (DM 37/08), e di aggiornare il libretto di impianto e quello di uso e manutenzione.

Come si svolge l’operazione di pulizia della canna fumaria?

La pulizia della canna fumaria eseguita da professionisti segue una procedura ben definita:

1. Verifica dell’allacciamento elettrico.
Si controlla che l’impianto elettrico sia correttamente collegato.

2. Pulizia delle aperture di ventilazione.
Queste vengono pulite con attenzione per garantire un’adeguata circolazione dell’aria.

3. Controllo dello scambiatore di fumi.
Si verifica lo stato e l’efficienza dello scambiatore.

4. Verifica dei dispositivi di comando e regolazione.
Si controllano e puliscono i dispositivi di comando.

5. Pulizia della camera di raccolta e del sistema di aerazione.
Si rimuove tutta la fuliggine e i residui accumulati.

6. Prova di prima accensione e misurazione del tiraggio
Dopo che la camera di raccolta e il sistema di aerazione sono stati puliti, si effettua una prova di accensione dell’impianto per misurare il tiraggio.

Al termine della pulizia, la normativa richiede che il libretto di impianto sia aggiornato e che venga fornita una dichiarazione di conformità, rilasciata esclusivamente da ditte abilitate registrate presso la Camera di Commercio.

Pulizia canna fumaria: perché è importante?

Utilizzare un camino o una stufa a pellet o a legna produce residui di scarico, come la fuliggine.

Nel corso del tempo questa, insieme alla condensa e altri residui di combustione, si accumula nel condotto fumario, causando una serie di problemi che possono compromettere l'efficienza del sistema di riscaldamento e mettere in pericolo le persone all’interno della struttura.

La pulizia regolare della canna fumaria è essenziale per prevenire questi rischi.

In particolare, la canna fumaria dovrebbe essere pulita almeno una volta all'anno se si utilizzano combustibili fluidi come il gas.

In alternativa, si consiglia di procedere alla pulizia ogni 500 chili di combustibile fluido o ogni 400 chili di combustibile solido utilizzato.

Il periodo ideale per la pulizia è la primavera, quando non c'è bisogno di accendere il riscaldamento e la fuliggine non si è ancora indurita.

Conclusioni

La pulizia periodica della canna fumaria è indispensabile per il corretto funzionamento del tuo camino e per la sicurezza della casa.

Rivolgersi a professionisti del settore non è solo una scelta saggia, ma anche necessaria per garantire che l'operazione venga eseguita in conformità con le normative vigenti, riducendo i rischi e assicurando un ambiente domestico sicuro e confortevole.